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Chiesa Cattedrale SS. Pietro e Francesco

Massa
Duomo di Massa

Il Duomo di Massa era in origine chiesa conventuale francescana, costruita per volontà di Taddea Pico della Mirandola, moglie del marchese Jacopo Malaspina, nella metà del XV secolo.
Nel ‘600 subì gravi danni e fu ristrutturata. Dopo varie vicissitudini, nel 1822 la chiesa assunse il titolo di cattedrale ed ereditò la titolazione a San Pietro dalla omonima pieve demolita nel 1807 da Elisa Bonaparte Baciocchi.
La facciata in marmo bianco che oggi possiamo ammirare risale agli anni Trenta del Novecento.
Il tempio ospita preziose opere scultoree e pittoriche, fra cui un crocifisso ligneo del XIII secolo di scuola lucchese, l’altare marmoreo seicentesco della “Madonna del Rosario”, scolpito dai carraresi Lazzoni, e la Cappella del SS. Sacramento, progettata da Alessandro Bergamini, nella quale si conservano un frammento di affresco del Pinturicchio e una Natività in terracotta invetriata di Benedetto Buglioni.

La sottostante cripta, antico sepolcreto dei Cybo Malaspina, conserva i monumenti funebri cinquecenteschi di Lorenzo Cybo ed Eleonora Malaspina e le tombe di altri importanti esponenti della famiglia Cybo Malaspina, fra le quali spicca quella di Alberico I. Il luogo si trasformò in un secondo tempo in sepolcreto dei vescovi di Massa.
Appena varcato l’ingresso del duomo, sulla destra, si accede al Battistero, ove si può ammirare un pregevole fonte battesimale (XV secolo) attribuito alla bottega dei Riccomanni, proveniente dalla demolita chiesa di San Pietro.

Duomo di Massa