
Il Duomo di Carrara, dedicato a Sant’Andrea Apostolo, è il fulcro della città antica, cresciuta nel Medioevo raccolta intorno al maestoso edificio di culto, costruito dall’XI al XIV secolo utilizzando interamente i pregiati marmi apuani, con varie influenze toscane e lombardo-parmensi.
Le prime notizie riguardanti la Ecclesia Sancti Andrea risalgono al 1035, ma l’edificio viene ultimato nel 1395 attraversando tre fasi costruttive.
Della prima dell’XI secolo restano poche tracce solo in alcuni elementi di decoro della facciata, come il portale laterale, mentre la seconda fase del XII secolo ha lasciato il colonnato, le finestre decorate con motivi floreali e con il tipico bestiario medievale. Lo splendido rosone centrale e il loggiato in stile gotico invece risalgono alla terza fase di costruzione del Duomo, nel XIV secolo.
L’interno del Duomo, molto suggestivo, presenta opere di notevole pregio artistico, come ad esempio il gruppo scultoreo dell’Annunciazione (XIV secolo), comunemente noto come “Le Cassanelle”, in stile gotico francese.
A lato del Duomo si ergono il campanile alto 33 metri, già attestato nel 1242, e la Statua del Nettuno, meglio conosciuta come Statua del Gigante, opera dello scultore Baccio Bandinellie commissionata della famiglia Doria. Bandinelli la lasciò incompiuta e questo probabilmente fu il pretesto per rifiutarne il pagamento: così la statua restò nel deposito di Carrara, fino a che, nel 1563, Alberico I sfruttò l’opera integrandola ad una fontana marmorea con due delfini.
Piazza Duomo a Carrara è il cuore della città e prende il nome dall’edificio che la domina, la mestosa Collegiata. dedicata a Sant’Andrea, celebre per lagrandiosa facciata interamente rivestita di marmo bianco lunense alternato a delle fasce di marmo nero di Colonnata.
Di fronte alla fontana sorge un palazzo che ospita, sulla facciata, una piccola nicchia dove si trova un putto che con le mani si nasconde il sesso: una leggenda dice che questa raffigurazione rappresenta il pudore offeso ed ancora la tradizione narra che proprio in questo punto venivano esposte nude, alla pubblica vergogna, le mogli adultere.
Nella piazza si affaccia anche Palazzo Cybo-Malaspina, dal 1448 dimora stabile della famiglia Malaspina, che ingloba il Castello duecentesco ed il palazzo rinascimentale e oggi è sede dell’Accademia delle Belle Arti.
All’angolo tra piazza Duomo e Via Finelli un’epigrafe su un palazzo ci ricorda che Michelangelo Buonarroti soggiornò diverse volte proprio in quest’edificio, per scegliere personalmente i marmi carraresi più adatti per le sue sculture.
