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Massa

e Marina di Massa

Sorta lungo la via consolare Aemilia Scauri, che da Pisa conduceva a Luni, resta a lungo sotto la Signoria dei Marchesi Malaspina e diviene nel XVI secolo Massa Cybea, dal nome della casata genovese che successe ai Malaspina; nell’800, dopo l’annessione al Ducato di Modena, venne indicata come Massa Ducale.

Massa: panorama con Rocca
Massa: panorama con Rocca

Storia

A partire dagli inizi del 1200 Massa fu spesso oggetto di aspre contese per il predominio della città tra pisani, fiorentini e lucchesi. Nel 1442, Alberico I Malaspina, marchese di Fosdinovo, dette inizio alla dinastia familiare che governò il Marchesato per circa un secolo. Gli successe Giacomo Malaspina, al quale si deve la ricostruzione della chiesa di S. Francesco, che in seguito diverrà cattedrale.
Nel 1519 ad Alberico successe la figlia Ricciarda, la quale, convolando a nozze col nobile genovese Lorenzo Cybo, unì il casato dei Malaspina con quello dell’illustre famiglia ligure – molto nota presso la Curia romana – che, tra l’altro, aveva dato i natali a Papa Innocenzo VIII ( il protettore di Cristoforo Colombo).
Grazie al suo talento creativo e alle sue eccellenti capacità politiche, Alberico Cybo seppe dare un notevole impulso alla città, sia sotto il profilo amministrativo che sotto quello economico, realizzando in Massa Cybea numerosi interventi per l’arredo urbano, dalle mura rinascimentali allo sviluppo del Palazzo Ducale, utilizzando soprattutto il pregiato marmo delle vicine cave.

Nel 1568 l’Imperatore Massimiliano II (1527-1576) conferì ad Alberico Cybo la nomina di principe del Sacro Romano Impero e dopo circa mezzo secolo l’Imperatore Ferdinando II innalzò Massa al rango di Città.

Il grande Alberico morì nel 1623, all’età di 94 anni, lasciando il trono al nipote Carlo I, amante delle scienze e della letteratura, che governò fino al 1662, dopodiché il principato passò al figlio Alberico II e, quindi, nel 1690, a Carlo II.
Al figlio Alberico III, che governò per un breve periodo e morì a soli 43 anni senza lasciare eredi, successe il fratello Alderano Cybo e, a seguire, la figlia Maria Teresa, molto amata dai sudditi. Maria Teresa sposò nel 1741 il Principe Ercole Rinaldo D’Este , che portò nello Stato dei Cybo Malaspina la ventata innovativa del secolo dei lumi.
Alla sua morte, avvenuta nel 1790, le subentrò la figlia Maria Beatrice, sposa dell’ arciduca austriaco Ferdinando, anch’essa, come la madre, benvoluta dal popolo, ma che, nel 1799, con la Rivoluzione Francese, fu costretta ad abbandonare lo Stato di Massa e Carrara, inizialmente aggregato alla Repubblica Cisalpina prima di passare sotto il Regno Italico.

Nel 1806 il distretto di Massa e Carrara fu annesso al Principato di Lucca, ove Napoleone insediò la sorella Elisa Baciocchi, che destinò il Palazzo Ducale a propria dimora di vacanze e trasformò notevolmente l’assetto urbano con la realizzazione dell’attuale Piazza Aranci, ottenuta attraverso la demolizione dell’antica pieve di S. Pietro.
La nascita e lo sviluppo del turismo balneare sul finire dell’ 800 disegnano ancora un nuovo assetto della città, che vede crescere rapidamente un nuovo nucleo urbano lungo la costa, in quella che oggi è Marina di Massa, dove ancora sono ben visibili le tracce eleganti di insediamenti alto borghesi nelle villette liberty che impreziosiscono il viale litoraneo, e successivamente il massiccio insediamento di Colonie marine, sorte nel periodo fascista, alcune delle quali (la Torre Fiat e la Colonia Torino) si segnalano anche per l’interessante progettazione architettonica.

Visita al centro storico

Da non perdere nel centro storico il Castello Malaspina, il maestoso Palazzo Ducale (XVI sec.), la Chiesa Cattedrale SS. Francesco e Pietro (XIV sec.), il Museo Diocesano di Arte Sacra.

Fuori dal centro

Villa La Rinchiostra, il Museo Etnologico delle Apuane, la Chiesa di S. Leonardo al Frigido

Marina di Massa
Marina di Massa, già famosa nei primi del Novecento, divenne la sede di alcuni villini aristocratici, costruiti secondo lo stile Liberty allora in voga. Tra i più significativi si ricordano Villa Corsi, Villa Doria e Villa Franca. Nello stesso periodo sorgeva per accogliere i bagnanti lo storico Hotel Italia. Nel 2009, Piazza Bad Kissingen, simbolo della gemellaggio con la città tedesca, è stata completamente restaurata e offre al turista il bellissimo monumento marmoreo Le Vele realizzato su bozzetto di Pietro Castagna.

Meta di deliziose passeggiate giornaliere i paesi a monte della città di Massa, tra cui San Carlo, Antona, Forno, etc.

La natura e i percorsi

Nel Comune di Massa, visita il Parco delle Alpi Apuane, l’Orto Botanico delle Alpi Apuane “Pellegrini-Ansaldi”, il Centro di educazione ambientale WWF.

Piatto tipico della cucina massese sono i taglierini nei fagioli, i tordelli di carne al ragù e le lasagne intordellate.
Famosa anche la torta di riso, dolce prelibato che vede variazioni di impasto e di modalità di cottura a seconda che ci si trovi a Massa o a Carrara.
Fra i prodotti tradizionali apprezzati a livello internazionale, si ricorda il lardo di Colonnata.

Ai piedi delle Apuane, a pochi chilometri dal centro cittadino, si estendono le Colline del Candia, zona di produzione dell’ottimo vino Candia dei Colli Apuani DOC.
La vite viene qui coltivata da epoche remote. Percorrendo la Via dell’Uva, si apre un vasto panorama che dai filari abbraccia tutta la città fino alla costa.
Qui vigneti verdeggianti si estendono lungo scoscesi pendii terrazzati affacciati sul mare.

Indirizzo Via Porta Fabbrica, 1
Comune Massa (MS)
Telefono 0585.4901
Fax 0585.41245
Email urp@comune.massa.ms.it
Sito www.comune.massa.ms.it